Femminicidio. Ne parliamo con gli uomini mercoledì 27 luglio presso il Centro giovanile Ca’ Vaina di Imola

Caro uomo,

negli ultimi mesi diversi femminicidi hanno riempito pagine di cronaca. Da più parti voci di uomini si interrogano sulla violenza verso le donne, non più e non solo come fenomeno isolato che riguarda la vittima o il carnefice di turno, ma come fatto che in una qualche maniera riguarda tutti e tutte, gli uomini e le donne, in poche parole la società e la cultura alle quali apparteniamo.

Condannare la violenza senza riconoscere la cultura che la produce è un gesto vuoto; inoltre l’indignazione, ai tempi di Facebook, rischia di esaurirsi in due tre giorni, come sottolinea un articolo del 6 luglio (www.noidonne.org).

Molti gli eventi voluti e organizzati da uomini in questo periodo, ma “nelle discussioni … ha fatto capolino un atteggiamento che noi uomini abbiamo spesso quando si parla di questi argomenti, quello di dividerci tra coloro che non esercitano violenza e perciò si sentono estranei al fenomeno e quelli che non hanno comportamenti violenti ma si sentono responsabili in quanto uomini.” Così scrive Eugenio Gargiulo in un articolo del 30 giugno (www.libreriadelledonne.it).

Per molti certamente il fenomeno appare come una nebulosa della quale non si coglie l’origine. In realtà non partiamo da zero. Da decenni le donne (ma anche alcuni uomini) si uniscono, si incontrano, discutono, creano ricerca e prassi per affrontare e contrastare il fenomeno, cercando di essere propulsive del cambiamento culturale.

La proposta che oggi viene da più parti è quella di riuscire ad organizzare una giornata nazionale di uomini contro la violenza maschile sulle donne, prima del 25 novembre. Questo fermento alimenta in noi la convinzione che anche tu sei tra coloro che si interrogano e sentono l’urgenza di un cambiamento.

Scrivo quindi rivolgendomi a te in quanto uomo, al di fuori del tuo ruolo lavorativo, della tua appartenenza politica o istituzionale. Ti scrivo rivolgendomi al tuo essere figlio, fratello, padre, marito, amico, amante, colta da una necessità che nasce e viene alimentata dalle circostanze.

Come Associazione che gestisce un centro antiviolenza, accogliamo le donne che la violenza l’hanno subita (e ti assicuro che non si tratta della “povera vittima” priva di strumenti, ma di donne che probabilmente anche tu incontri e conosci nel tuo vivere quotidiano)…..

Questa lettera è l’invito personale ad un incontro per cominciare un dialogo e dare vita ad una discussione collettiva, intrisa di energia positiva e amorevole verso tutti e tutte noi.

La tematica è pesante, le temperature sono torride, pertanto ti inviamo mercoledì 27 luglio alle ore 20.30 presso il Centro giovanile Ca’ Vaina, davanti a una bevanda fresca, per cominciare in armonia.

Ti chiedo di far pervenire la tua adesione all’indirizzo perledonneimola@gmail.com, al fine di organizzarci al meglio.

 

Linda con Maria Rosa e le socie dell’Associazione PerLe Donne

 

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