Richieste per Sen. Valeria Valente

Richieste di intervento per la Senatrice Valeria Valente
per azioni adeguate al fenomeno della violenza di genere

da parte di PerLeDonne e Trama di Terre

 • formare gli attori coinvolti, per una migliore lettura del fenomeno in tutti i suoi aspetti, che deve essere una lettura di genere.

 • dare rilevanza maggiore al tema della violenza assistita; vigendo la regola della bigenitorialità, succede frequentemente che non venga rilevata la situazione di violenza domestica nei giudizi di separazione e divorzio, e di conseguenza i figli vengono affidati al padre, che magari ha più possibilità economiche, facendo prevalere i diritti dell’uomo maltrattante sui diritti del minore.

 • abbattere lo stereotipo per cui l’uomo maltrattante può essere un buon padre, questo non è vero ed è estremamente pericoloso, lo dicono le statistiche.

 • lavorare dal punto di vista della divulgazione, per far conoscere il problema della violenza di genere e della violenza domestica; trattando il tema in televisione, sui social network, nei giornali, le donne hanno più possibilità di prendere maggiore consapevolezza.

 • rendere più presenti le istituzioni con maggiore presenza sui territori per accrescere il numero degli interventi; tantissime istanze attivate sino ad ora non hanno avuto una vera risposta di protezione e presa in carico del problema, anche a causa della scarsità di fondi rispetto alla continua emergenza e necessità di inserimento ed accompagnamento, oltre alla poca considerazione del percorso da fare oltre al primo intervento.

 • incentivare interventi nell’ottica della parità di genere nelle politiche sociali, che non significa solamente stesso numero di posti di lavoro (questione comunque ancora lontana dall’essere realizzata), ma anche e soprattutto uguale rispetto e considerazione in tutti gli ambiti della vita pubblica e privata. 
sottolineare l’importanza dell’accoglienza abitativa, lavorare per dare più importanza alla donna, che deve rimanere nella sua abitazione abituale, invece che all’intervento di emergenza per cui poi la donna, spesso in difficoltà economica, deve poi ricostruirsi una stabilità da zero.

Immagine di Freepik

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