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Consigli di lettura di Dicembre: “PERCHÈ NON HAI DENUNCIATO PRIMA?” di Jessica Ponti

In questo libro troverete alcuni tra gli stereotipi di genere più diffusi spiegati attraverso le teorie di sociologi e storici; le dinamiche della violenza e della vittimizzazione secondaria; il tentato femminicidio di Paola Piras; la comunicazione mediatica sulla violenza sulle donne; la vittimizzazione secondaria a partire dalla denuncia, fino alle aule di tribunale e la legislazione italiana ed europea tesa a debellarla; la strumentalizzazione politica dell’attuale maggioranza di governo; dati e statistiche e situazione attuale. Tale lavoro è nato a partire dalla tesi di laurea magistrale, in cui l’autrice ha potuto affrontare la tematica da diverse prospettive e attraverso diversi progetti.

(ibs.it)

25 NOVEMBRE 2024

Care tutte e tutti, ecco un riassunto fotografico delle iniziative di quest’anno in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Ringraziamo tutte e tutti coloro che hanno partecipato ai tanti appuntamenti di Imola e dei punti territoriali della Vallata del Santerno, di Medicina e di Castel San Pietro Terme.

A presto!

“Dieci domande sulla violenza”, Bologna, mercoledì 20 novembre 2024

Un confronto fra Scuole, Università, Centri Antiviolenza e Centri per Uomini autori di Violenza. Intervento della Dott.ssa Maria Elena Tripaldi, coordinatrice del Centro Antiviolenza PerLeDonne di Imola. Apre l’incontro Gino Cecchettin, in dialogo con circa 500 studenti e studentesse di 20 scuole e enti di formazione.

Tutte le iniziative in occasione del 25 Novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Consigli di lettura di Novembre: “POTERE DI ALTRO GENERE” di Giorgia Serughetti

«Si può sostenere che la vittoria di una donna sia una conquista per tutte, qualunque sia la sua storia, la sua visione politica, il suo rapporto con il femminismo, il suo modello di gestione del potere?». La nomina di Giorgia Meloni a presidente del Consiglio ha inaugurato in Italia il primo governo con a capo una donna. Contemporaneamente, in tutta Europa e in diverse parti del mondo, leader donne stanno assumendo ruoli apicali e di responsabilità. Eppure, la popolazione femminile nel suo complesso subisce ancora le più gravi forme di sfruttamento, violenza, povertà, marginalizzazione culturale. L’inizio del nuovo millennio ha conosciuto un inasprimento degli attacchi a diritti e libertà ottenuti dal movimento femminista nel secolo scorso, con quella che è stata definita la più grande rivoluzione pacifica del Novecento; basti pensare all’offensiva sferrata da più fronti contro l’aborto, una conquista che, insieme al diritto di voto, aveva rappresentato un passaggio chiave di quelle lotte. Come si spiega una tale contraddizione? Attraverso un’analisi degli sviluppi più recenti della politica italiana e internazionale, Giorgia Serughetti riannoda i fili di questo paradosso. L’avanzare delle donne all’interno dei partiti reazionari e conservatori, lungi dal sovvertire le strutture di genere, ha fatto del femminismo un repertorio strumentale, piegato a fini ideologici, sovranisti e autoritari. Piuttosto che di «femminismo di destra» o di «femminismo neoliberista», si può parlare di appropriazione e distorsione del linguaggio femminista da parte di forze avverse all’obiettivo dell’uguaglianza. La retorica dell’ascesa individuale e della rottura del «soffitto di cristallo» occulta un potere sessista che mantiene metà del genere umano in stato di oppressione, e rimuove o addomestica la radicalità del pensiero e della tesi che attraversa le pagine è duplice. Da un lato, il femminismo politico, se non vuole essere ridotto a una serie di parole chiave buone per ogni uso e abuso, deve collocarsi con decisione dalla parte del cambiamento, della lotta per un ordine sociale giusto. Dall’altro lato, le forze politiche che intendono combattere le disuguaglianze e avanzare progetti di giustizia sociale devono porre le istanze del femminismo al centro della propria agenda. La battaglia delle donne può diventare strumento di liberazione per tutti coloro che si trovano ai gradini più bassi della scala sociale: per questo sono centrali le questioni del reddito, della divisione sessuale del lavoro, del razzismo, della violenza istituzionale sulle persone migranti, della cancellazione culturale e giuridica delle sessualità non conformi. Il femminismo è una forza trasformativa radicale, la ricerca di una buona vita per tutte, non per poche, che può avvenire solo attraverso la costruzione e l’attivazione di una nuova dimensione del potere, di un altro genere di potere, un potere di altro genere.

(ibs.it)

Graduatoria Bando 5 per 1000 – Dai valore al merito

Premi per le migliori opere sul contrasto alla violenza di genere

PRIMA CLASSIFICATA
 – Dott.ssa Nicole Bicego

Tesi di laurea “A vita alta: progetto di interventi assistiti con cavalli rivolti a donne vittime di violenza.”

SECONDA CLASSIFICATA – Dott.ssa Nicole Bonasoni

Tesi di laurea “Violenza sessuale: dagli scenari di guerra agli abusi in tempo di pace. Il caso della Repubblica Democratica del Congo.”

TERZA CLASSIFICATA – Dott.ssa Arianna Daicampi

Tesi di laurea “La violenza digitale di genere: analisi e prospettive future attraverso la narrazione dei Centri Antiviolenza in Italia.”

Ringraziamo tutte e tutti coloro che hanno partecipato.

Consigli di lettura di Ottobre: “IL BAMBINO DELLA FORTUNA” di Lia Giberti Sarti

Agata, a cinquantacinque anni, si ritrova sola in seguito alla morte improvvisa del marito Federico. Per la donna non sarà facile inventarsi una nuova vita, sebbene si impegni a farlo anche grazie a Massimo, amico di famiglia da sempre. Inoltre, dietro consiglio di uno psicologo, inizia a scrivere un libro autobiografico in cui raccoglie i suoi ricordi d’infanzia. Un’infanzia difficile, segnata dalla povertà e da un evento tragico, ancora non chiarito, la morte prematura del fratellino Pietro. Quando Agata sembra aver raggiunto una sorta di equilibrio, la sua nuova routine viene turbata da alcuni avvenimenti spiacevoli e inspiegabili: un inseguimento notturno in auto, oggetti spostati in casa, una telefonata muta, un biglietto anonimo. Atti intimidatori o solo coincidenze e distrazioni? È più spaventosa l’idea di essere oggetto delle attenzioni di un maniaco o la minaccia di una malattia neurodegenerativa che sta avanzando? Questi i dubbi nei quali si dibatte, mentre un passato misterioso le si sta svelando a poco a poco. Nel romanzo, pagine ricche di suspense e tensione emotiva si alternano a momenti più leggeri che catturano l’ironia della quotidianità.

(unilibro.it)