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Consigli di lettura di Febbraio: “AGE PRIDE. PER LIBERARCI DAI PREGIUDIZI SULL’ETÀ” di Lidia Ravera

Lidia Ravera rivendica la maestosa allegria celata nella maturità e spiega come il tempo, da nemico che striscia alle tue spalle aspettando una resa incondizionata, possa trasformarsi in un alleato che ti consente una libertà imprevista e una vera rivoluzione interiore.
«La vita finisce quando tutto si ferma. Come atlete dobbiamo muoverci con lei, imparare il suo passo, accelerare e rallentare a comando, fletterci e poi spiccare il balzo necessario a non essere disarcionate. Bisogna restare agili. Non giovani, agili. Flessibili. Bisogna imparare a muoversi a tempo con il Tempo. Senza ostinarsi nell’imitazione di modelli scaduti. Ma senza nascondersi. Soprattutto senza nascondersi». Un terzo della popolazione italiana è composta da ultrasessantenni, hanno davanti decenni di vita ancora da vivere, non è mai successo prima. È una conquista o una condanna? Perché sia una conquista (un privilegio, una festa), bisogna liberarsi degli stereotipi, quelle «finte verità mai verificate, ma stabilizzate dalla ripetizione che ci rendono pavidi e conformisti». Sono le sbarre della gabbia che imprigiona il terzo e il quarto tempo della nostra carriera di esseri umani. Vanno divelte, per liberare la forza e l’intelligenza che l’accumularsi di anni, esperienze e consapevolezza ci hanno regalato. Age Pride è una requisitoria contro l’ageismo, tutto, anche quello introiettato, di cui spesso non ci rendiamo conto. È un manifesto contro lo stigma che colpisce chi non è piú giovane («Abbiamo vissuto troppo, sappiamo troppo per essere infilati a forza in una categoria»). Ma soprattutto è l’invito, ben circostanziato e convincente, a una festa possibile: quella dell’orgoglio d’aver vissuto, della voglia di continuare il viaggio della vita, considerando ogni età un Paese Straniero, da attraversare con la curiosità che merita, non la tappa di una via crucis, da accettare, rassegnati. Attraverso il racconto del proprio conflittuale rapporto con l’età che avanza, Lidia Ravera rivendica la maestosa allegria celata nella maturità e spiega come il tempo, da nemico che striscia alle tue spalle aspettando una resa incondizionata, possa trasformarsi in un alleato che ti consente una libertà imprevista e una vera rivoluzione interiore

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Laboratori DISPARI

I laboratori “Dispari” sono spazi sicuri di autocoscienza destinati a studentx dell’Università di Bologna. 

“Dispari” è un’esperienza gratuita, aperta a tuttx, di curiosità e apprendimento collettivo, un luogo per discutere del proprio corpo e della propria identità. I temi affrontati dalle operatrici antiviolenza che condurranno i laboratori spaziano da discriminazione di genere, sessualità, consenso e affettività, stereotipi e violenza di genere, linguaggio e diritti. “Dispari” è uno spazio in cui puoi chiederti e chiedere ‘come stai?’ senza aspettative né obblighi; è uno spazio in cui prendersi cura gli uni delle altre e costruire una connessione con coetanei e coetanee.

I laboratori si svolgeranno presso Università di Bologna – Sede di Imola in Via G.Garibaldi 24 dalle ore 16:30 alle ore 18:45 del giovedì, circa due volte al mese. Le singole date sono prenotabili nel form. Non serve che porti niente con te, a parte il desiderio di partecipare.

Consigli di lettura di Gennaio: “LEGGERE LOLITA A TEHERAN” di Azar Nafisi

Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze barbare, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi nell’impresa di spiegare a ragazzi e ragazze, esposti in misura crescente alla catechesi islamica, una delle più temibili incarnazioni del Satana occidentale: la letteratura. È stata così costretta ad aggirare qualsiasi idea ricevuta e a inventarsi un intero sistema di accostamenti e immagini che suonassero efficaci per gli studenti e, al tempo stesso, innocui per i loro occhiuti sorveglianti. Il risultato è un libro che, oltre a essere un atto d’amore per la letteratura, è anche una beffa giocata a chiunque tenti di proibirla.

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Il valore del lavoro per la ripartenza e l’indipendenza

Per partecipare scrivi all’indirizzo progetti@perledonneimola.it

Consigli di lettura di Dicembre: “PERCHÈ NON HAI DENUNCIATO PRIMA?” di Jessica Ponti

In questo libro troverete alcuni tra gli stereotipi di genere più diffusi spiegati attraverso le teorie di sociologi e storici; le dinamiche della violenza e della vittimizzazione secondaria; il tentato femminicidio di Paola Piras; la comunicazione mediatica sulla violenza sulle donne; la vittimizzazione secondaria a partire dalla denuncia, fino alle aule di tribunale e la legislazione italiana ed europea tesa a debellarla; la strumentalizzazione politica dell’attuale maggioranza di governo; dati e statistiche e situazione attuale. Tale lavoro è nato a partire dalla tesi di laurea magistrale, in cui l’autrice ha potuto affrontare la tematica da diverse prospettive e attraverso diversi progetti.

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